I RIFIUTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE: LCA DELLA DEMOLIZIONE DI 51 EDIFICI RESIDENZIALI

Contenuto principale dell'articolo

Michele Paleari
Andrea Campioli

Abstract

La gestione dei rifiuti da demolizione nel settore edilizio è stata recentemente oggetto di una Direttiva Europea (2008/98/CE) che impone entro il 2020 il riciclo di almeno il 70% del peso dei materiali a fine vita. Circa l’84% del patrimonio edilizio italiano è costituito da immobili residenziali, di cui il 65% è stato costruito tra il 1945 e il 1990, quindi caratterizzato da notevole obsolescenza tecnica e funzionale e passibile di interventi di demolizione o ristrutturazione integrale. In questo contesto si inserisce la valutazione ambientale LCA della fase di demolizione e smaltimento di 51 edifici residenziali nella frazione Case Nuove del comune di Somma Lombardo (Va), presso l’aeroporto di Malpensa.

L’analisi del processo di demolizione ha visto la possibilità di effettuare un’accurata selezione dei materiali, tale da consentire il trattamento separato del 100% dei rifiuti e di evidenziare la decisa prevalenza degli inerti (97,2%). La gestione dei rifiuti da demolizione del patrimonio consolidato si gioca quindi sul destino dei materiali inerti: nel momento il cui questi vengono avviati al riciclo, la percentuale imposta dalla norma è automaticamente superata mentre nel caso opposto il limite di legge è assolutamente non raggiungibile.

La normalizzazione secondo il m2 di slp residenziale degli impatti ambientali relativi alle fasi di demolizione e smaltimento evidenzia valori molto bassi soprattutto in merito all’energia incorporata, circa 4 kwh/m2.

Dettagli dell'articolo

Sezione
Articoli di ricerca
Biografia autore

Michele Paleari, Politecnico di Milano, Dipartimento ABC

Dipartimento ABC

Assegnista di ricerca