NOVITÀ E SFIDE DELL’APPROCCIO LIFE CYCLE THINKING APPLICATO AL SETTORE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

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Lucia Rigamonti
Andrea Fedele

Abstract

Il Life Cycle Thinking (LCT) indica il concetto di espandere il focus dell’analisi che tradizionalmente riguarda il sito di produzione e il processo di fabbricazione, per incorporare le attività di tutto l’intero ciclo di vita di un prodotto, ossia tutto quello che avviene prima della sua fabbricazione (ad esempio l’estrazione delle materie prime, il loro trasporto e pre-trattamento) e tutto quello che avviene dopo (ossia la distribuzione, l’uso e il fine vita). Il LCT è quindi un approccio che permette di avere una visione d’insieme sulla produzione e il consumo di un prodotto o di un servizio, e di valutare gli impatti lungo tutto il suo ciclo di vita. Obiettivo principale del LCT è di evitare lo spostamento degli impatti da una parte ad un’altra del sistema, così come da una tipologia di impatto ad un altro, ossia è quello di evitare il cosiddetto fenomeno del burden shifting. Le metodologie disponibili per mettere in pratica il concetto del LCT sono l’LCA (Life Cycle Assessment), che permette la quantificazione dei potenziali impatti ambientali, l’LCC (Life Cycle Costing), per la valutazione dei costi economici, e la S-LCA (Social LCA), per l’analisi degli aspetti e degli impatti sociali. Applicando tali metodologie è possibile non solo avere un quadro completo delle prestazioni del processo (che siano ambientali, economiche o sociali) ma è anche possibile monitorare gli effetti di eventuali cambi o provvedimenti finalizzati all’ottimizzazione di una parte di esso, in modo da verificare che questi siano davvero delle azioni migliorative.

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Editoriale
Biografia autore

Lucia Rigamonti, Politecnico di Milano

Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale

Ricercatore a tempo determinato