GESTIONE DEI RIFIUTI CONTENENTI INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI: IMPLICAZIONI DELL’ATTIVITÀ INTERNAZIONALE ED EUROPEA

Contenuto principale dell'articolo

Elisabetta Bemporad
Sabrina Campanari
Alessandro Ledda
Paolo Napolitano

Abstract

Le caratteristiche di tossicità e globalità degli inquinanti organici persistenti (POP) hanno comportato l’istituzione di un quadro regolamentare internazionale anche per i rifiuti che li contengono o ne sono contami- nati, recepito a livello europeo nel Regolamento CE n. 850/2004. Nel 2017 a Ginevra si è tenuta la Conferenza delle Parti (COP), in sinergia per le tre Convenzioni in- ternazionali di Basilea sui rifiuti pericolosi, di Stoccolma sui POP e di Rotterdam sul commercio internazionale di alcune sostanze chimiche e pesticidi, nella quale sono state approvate sei linee guida tecniche per la gestione si- cura dei rifiuti POP ed è stato avviato l’aggiornamento e l’elaborazione ex-novo di altre linee guida a seguito del riconoscimento di due nuovi POP. Un aspetto delicato delle linee guida sui rifiuti contenenti POP è costituito dalla definizione del valore limite di concentrazione (LPC) al di sotto del quale i rifiuti non presentano più le caratteristiche tipiche di questi inquinanti. Il presente la- voro, dopo una premessa sulle implementazioni e modi- fiche che il Regolamento CE n. 850/2004 ha subito dalla sua emanazione ad oggi, seguendo e talvolta anticipan- do, gli sviluppi delle Convenzioni internazionali, sinte- tizza le disposizioni relative ai rifiuti contaminati da POP e descrive gli ultimi sviluppi delle linee guida tecniche, con particolare riferimento al suddetto LPC. Il lavoro in- troduce quindi i criteri per la determinazione di tale limi- te, discutendo dei valori proposti ed approvati per tutti i POP e della loro efficacia rispetto a quanto previsto dalla normativa sui rifiuti sia europea che italiana. Il lavoro conclude evidenziando che per bilanciare le esigenze di tutela della salute umana e dell’ambiente, obiettivi delle Convenzioni, con quelle relative all’economica circolare, la definizione di un limite non è sufficiente ed è necessa- rio perseguire un maggior coordinamento tra l’ambito dei rifiuti e quello della gestione di sostanze e processi chimici. In particolare il LPC deve essere affiancato da strategie che incoraggino l’applicazione delle migliori tecniche disponibili e delle migliori pratiche ambientali e l’inclusione di tutte le componenti del rischio associate ai rifiuti contenenti POP. Quest’ultimo aspetto è stato re- centemente introdotto nel processo di valutazione delle tecnologie di gestione sicura dei rifiuti contaminati da POP, ovvero tecnologie che, sulla base di principi e crite- ri definiti nell’ambito della stessa Convenzione di Basi- lea, risultino efficaci nel tutelare la salute umana e l’am- biente.

Dettagli dell'articolo

Sezione
Comunicazioni tecnico-scientifiche
Biografia autore

Elisabetta Bemporad, INAIL

DIPARTIMENTO INNOVAZIONI TECNOLOGICHE E SICUREZZA DEGLI IMPIANTI PRODOTTI ED INSEDIAMENTI ANTROPICI Laboratorio IX - Sicurezza delle attività di produzione e degli insediamenti antropici Tecnologa ingegnere Dottore di Ricerca in Processi Chimici Industriali